In una tiepida mattina di Maggio, incontriamo Antonia Liskova. Non riesco a nascondere l’emozione in quel buongiorno condizionato dall’immagine di lei. Una bellezza disarmante, uno sguardo ceruleo e dolce. L’accoglienza è entusiasmante, curiosa e accogliente. Beviamo una centrifuga rigorosamente bio, e più tardi continuiamo a chiacchierare sorseggiando un caffè in una splendida cornice milanese tutta green.
Hai girato e ti stiamo seguendo nella appassionante fiction in onda su canale 5 “Il Patriarca”, accanto a Claudio Amendola. Essere attrice, ti porta a interpretare personaggi sempre diversi, incontrare e ritrovare persone e soggiornare in luoghi per lunghi periodi lontani da casa. Quali sono le emozioni ricorrenti che provi ogni volta che reciti un ruolo?
Faccio un lavoro molto stimolante, ogni progetto è autentico, ogni ruolo è nuovo. Io amo i cambiamenti e questo lavoro mi porta sempre in luoghi diversi, talvolta inaccessibili per gli altri, posti che altrimenti non vedrei mai. Amo le sfide, soprattutto quelle con me stessa e questo lavoro mi permette di essere ogni volta una persona diversa, fare mestieri diversi, parlare lingue diverse, tutto questo alimenta la mia grande curiosità. Negli ultimi mesi ho interpretato una donna che deve affrontare una malattia degenerativa dell’uomo che ama (Il Patriarca) una mamma alle prese con la precarietà con due figli a carico, di cui uno ha dei superpoteri destabilizzanti (Noi siamo leggenda), una creatura soprannaturale che cerca di salvare l’umanità dalla propria autodistruzione (Vedma) e in questi giorni, una donna abbandonata all’altare dallo sposo (Addio al nubilato2), non ci facciamo mancare niente…
Quanto la location, l’ambiente, la natura ti supportano?
Essendo una persona molto sensibile assimilo ogni tipo di emozione in maniera viscerale. Ogni luogo mi trasmette delle sensazioni diverse ed io devo metabolizzarle, quindi l’ambiente che mi circonda è fondamentale per me. Amo viaggiare, amo scoprire il mondo, ma poi devo sempre tornare alle radici, alla mia vera “casa” i boschi nei quali sono cresciuta, dove ho imparato, grazie a mia nonna, a conoscere le piante curative, i funghi commestibili, gli alberi con la loro linfa vitale, gli animali pericolosi, ovvero la vera essenza della natura, il vero senso della vita, della mia vita. Sono crescita in una fattoria, ho visto nascere le piante da un seme buttato nella terra, ho visto nascere un pulcino da un uovo, galline mangiare i vermi dalla terra fertile ed io facevo parte di quel perfetto ciclo della natura. Quando è nata mia figlia, ho deciso di ricreare per lei lo stesso ambiente, ho costruito una casa in campagna, creato un bellissimo orto, preso tanti animali e piantato tanti alberi. Oggi raccolgo i frutti di questa bella iniziativa. Mia figlia rispetta e ama la natura, conosce ogni pianta e ama follemente gli animali
Hai voglia di raccontarci il tuo lato green?
io sono tutta green, il mio colore preferito è il verde, vivo circondata da un bellissimo giardino, un orto pieno di piante aromatiche che viene innaffiato con l’acqua del pozzo. Amo il restauro, la mia casa è arredata da oggetti buttati da altri, riportati a splendere di nuovo, il mio armadio pieno di vestiti vintage che vengono lavati con detersivi biodegradabili.
C’è una frase, detta da un uomo saggio, che tutti dovrebbero sapere: “quando avrete abbattuto l’ultimo albero, quando avrete pescato l’ultimo pesce, quando avrete inquinato l’ultimo fiume… allora vi accorgerete che il denaro non si può mangiare.”
@antonia_liskova_official